Uno scrittore polacco Gabriel Laub scrive “La massima forma d'egoismo è l'amore. Non amiamo i nostri partner, ma soltanto la loro capacità di amare noi.”
Voi cosa ne pensate?
Penso che Laub non fosse capace di amare.
Inviato 15 gennaio 2015 - 03:43
Uno scrittore polacco Gabriel Laub scrive “La massima forma d'egoismo è l'amore. Non amiamo i nostri partner, ma soltanto la loro capacità di amare noi.”
Voi cosa ne pensate?
Penso che Laub non fosse capace di amare.
Inviato 15 gennaio 2015 - 04:27
Inviato 15 gennaio 2015 - 04:48
L'amore in sè, non è egoista. E' l'amore tipicamente umano che lo è.
Quando ami te stesso, allora sarai in grado di amare gli altri. E' una frase trita e ritrita, ma è l'unica che spiega bene come stanno le cose.
Perchè diventiamo egoisti? Il desiderio di possedere qualcuno che ci faccia stare bene, è indice di una carenza in noi stessi. Una carenza di amore.
Quando ti ami intensamente (e ci sono giorni in cui davvero siamo in grado di farlo), allora ti accorgi che dare non ti provoca nessun fastidio. Perchè spesso quando diamo siamo molto parsimoniosi, pensiamo di sprecarci, di sperperare il nostro amore.
Ma l'amore non si consuma mai, si rinnova sempre e si espande...
Inviato 15 gennaio 2015 - 04:50
Secondo me l'amore non è egoismo, è libertà. Io per prima mi sento quasi intrappolata a volte, come se amare qualcuno fosse un peso, un limite, una responsabilità troppo grande, ma questo è quando io, singolo individuo, non sono in equilibrio o quando non mi esprimo come vorrei, è una mia difficoltà che nulla ha a che vedere con il sentimento in se. Per me l'amore è libertà nel senso che è l'unica via attraverso la quale possiamo espandere realmente la nostra coscienza e abbracciare la nostra essenza. L'egoismo lo vedo più nell'aspetto comunicativo dei rapporti, quando non si ascolta l'altro o si mettono le proprie esigenze davanti a tutto senza considerazione altrui.
Inviato 15 gennaio 2015 - 05:00
Uffi ma se dite così mi rovinate tutto il thread
Hai chiesto la nostra opinione: beh, è mia modesta opinione che Laub probabilmente non avesse mai amato davvero qualcuno.
E non parlo di quelle robe alla Via col Vento che si spengono nel giro di qualche anno - o mese - come fuochi di paglia, insomma, anche quello è amore... ma su questo tipo d'amore, è anche lecito domandarsi quanto sia reale come sentimento.
Invece io parlo di quell'amore che ti coinvolge, ch'è sia passionale che abitudinario, quell'amore che in qualche modo ti arricchisce la vita... o te la distrugge, dipende.
"Non amiamo i nostri partner, ma soltanto la loro capacità di amare noi."
L'amore è anche lontananza e insoddisfazione, se Laub fosse maturato oltre la fase dell'amore adolescenziale avrebbe capito che per amare non bisogna necessariamente essere ricambiati - a dire il vero, questo gli adolescenti spesso e volentieri lo capiscono anche meglio di noi altri "adulti."
Forse lui semplicemente non ne era in grado, è questa la conclusione che mi viene più ovvia pensare, o forse non ne ha mai avuta l'occasione.
L'amore è vero, comprende il sentimento di bisogno del proprio partner, la sensazione di voler vicina quella persona e di essere disposti a muovere mari e ponti per averla con te e per renderla felice: questo non lo rende meno speciale o "elevato", anzi, ma sarebbe opportuno capire che prima di amare qualcun altro, bisogna essere in grado di amare e rispettare noi stessi e vivere una vita piena e felice con le nostre forze, per poterla poi condividere con qualcuno che sia giusto per noi e non soltanto un passatempo per riempire un vuoto.
Alla sua, di citazione, contrappongo questo breve testo del Dalai Lama.
"Con te sarò nuovo.
Ti dico queste parole nel periodo migliore della mia vita, nel periodo in cui sto bene, in cui ho capito tante cose.
Nel periodo in cui mi sono finalmente ricongiunto con la mia gioia.
In questo periodo la mia vita è piena, ho tante cose intorno a me che mi piacciono, che mi affascinano.
Sto molto bene da solo, e la mia vita senza di te è meravigliosa."
Suona male quella frase: la vita senza di te è meravigliosa, ma come ho detto, per riuscire ad amare qualcun altro dobbiamo essere in grado di amare noi stessi, di vivere felici anche da soli.
Certo, un depresso o una persona insoddisfatta del proprio essere non è detto che non possa amare, in effetti è proprio nell'atto di amare che questa persona riconosce le parti migliori di se stesso attraverso gli occhi di chi lo ama, se ha un animo buono e sincero... per quanto queste due parole sembra abbiano perso di significato.
Siamo animali sociali, come o da chi potremmo mai imparare a vedere noi stessi se non dagli occhi delle persone in cui riponiamo fiducia?
In conclusione, l'amore è un mistero.
L'amore in senso lato non ha regole, non ha fini, non è un concetto quantificabile in nessun modo, non può essere spiegato, non può essere compreso, superato, negato, affrontato, rifiutato, desacralizzato, ma soltanto vissuto.
Solo chi ha vissuto l'amore saprà per lui cos'è l'amore, ma l'amore è l'ombra di se stesso, lo puoi percepire con la coda dell'occhio ma appena ti giri per ammirarlo, non lo trovi, eppure rimane attorno a te.
L'amore esiste, l'amore non esiste, l'amore è egoismo, l'amore è altruismo, l'amore è umano, l'amore è divino... ognuno trovi la propria strada semplicemente provandolo, in tutti i modi in cui esso si presenta all'uomo, in tutte le sue infinite manifestazioni, dalle coppiette che si baciano al parco, alla ragione ultima per la quale ogni cosa vivente e inanimata esiste.
Inviato 15 gennaio 2015 - 05:13
Quando c' è amore in un qualsiasi rapporto si crea un equilibrio tra i reciproci bisogni.
Motivo per cui la maggior parte delle coppie sono come tubature in cui è presente una perdita, qualcuno cerca disperatamente di pompare più acqua, qualcun altro accetta il calo della pressione.
Ma ciò di cui parli è roba per pochi, pochissimi, e pure fortunati.
Gli altri fanno i conti con brevità della vita, invecchiamento, paura di restare soli, orologi biologici, goldoni rotti e tante altre questioni.
Inviato 15 gennaio 2015 - 05:54
Secondo me, essendo l' amore di cui parliamo una proprietà umana ed essendo l' essere umano ( anche e non solo) egoista , non ci trovo proprio nulla di strano o di disdicevole nell' ipotesi che questo sentimento possa essere, sotto qualche aspetto, anche espressione di egoismo.
Inviato 15 gennaio 2015 - 06:00
Secondo me, essendo l' amore di cui parliamo una proprietà umana ed essendo l' essere umano ( anche e non solo) egoista , non ci trovo proprio nulla di strano o di disdicevole nell' ipotesi che questo sentimento possa essere, sotto qualche aspetto, anche espressione di egoismo.
Come dire che essendo la calma una proprietà umana ed essendo l'essere umano (anche e non solo) rabbioso, allora la calma è, sotto certi aspetti, un'espressione della rabbia
Forse D: nel senso ch'è il suo esatto opposto.
Inviato 15 gennaio 2015 - 06:04
Come dire che essendo la calma una proprietà umana ed essendo l'essere umano (anche e non solo) rabbioso, allora la calma è, sotto certi aspetti, un'espressione della rabbia
Forse D: nel senso ch'è il suo esatto opposto.
Non ho capito nulla, ma tu hai capito me, giusto?
E' solo che mi confondo facilmente.XD
Inviato 15 gennaio 2015 - 07:09
Quindi l’altruismo sarebbe in realtà dettato dal nostro egoismo?
Ma a questo punto si potrebbe interpretare anche in questo modo.. L’altruista agisce per evitare un disagio interiore o perché si sente moralmente obbligato, quindi tutto parte dall’esigenza di gratificare il proprio io.
Guarda quello che fanno due cani in calore.
Poi fermati a riflettere bene. Quello è l'amore e serve per una cosa sola: procreare.
Poi, per di stare vivi con questo scopo, si è disposti anche a diventare altruisti.
Inviato 15 gennaio 2015 - 07:15
Un mio "amico" su FB ha condiviso questo post, ho decido di postarlo anche qui perché lo trovo molto attinente con il tema che stiamo trattando
UOMINI E DEI
Noi lo chiamiamo Amore, mentre i Greci lo chiamavano Eros, i Romani Cupido, e lo raffiguravano come un ragazzino nudo e riccioluto dell’apparente età di cinque anni. Di chi sia figlio Eros, e in quale circostanza sia nato, nessuno lo sa con certezza. Dispettoso fino alla perfidia, Eros era spietato con le sue vittime. Quando un poveraccio veniva colpito da una delle sue frecce, Dio o mortale che fosse, non aveva scampo: s’innamorava della prima persona che gli capitava a tiro. In realtà, il birbante disponeva di due tipi di frecce, quelle d’oro e quelle di piombo: con le prime inoculava l’amore e con le seconde la repulsione.
Il tema dell’Amore fu l’argomento principale di una celebre cena, tenutasi ad Atene più o meno 2430 anni fa, a casa del poeta Agatone e, tra gli invitati, c’era anche Socrate. Tutto quello che venne detto in tale occasione fu trascritto da Platone nel più bello dei suoi dialoghi, il Simposio.È giunto, per Socrate, il momento di fare il suo discorso…
«A istruirmi sulle cose dell’Amore fu una donna di Mantinea, si chiamava Diotima. Ella mi disse che Amore non era un Dio ma un demone, come dire un qualcosa a metà tra un Dio e un mortale, e che non era né bello, né brutto, né sapiente, né ignorante.
Pare che il giorno in cui nacque Afrodite, gli Dei abbiano tenuto sull’Olimpo un grande banchetto e che fra i tanti invitati ci fosse anche Poros, il Dio dell’Espediente, o se preferite dell’arte di arrangiarsi. A questa festa accaddero molte cose: arrivò Penia, la Povertà, ma non la fecero entrare perché era troppo malvestita, e lei rimase fuori dalla stanza del banchetto nella speranza di rimediare qualcosa, un avanzo, una coscetta di pollo. Poros esagerò nel bere: a un certo punto, completamente sbronzo, uscì all’aperto e, fatti appena due passi, crollò al suolo. Al che Penia, vedendoselo davanti, lungo disteso, pensò bene di approfittarne. «Io sono la Dea più povera, questo è Poros, il più furbo di tutti gli Dei: chissà se accoppiandomi con lui non riesca a migliorare la mia sorte!». E dall’Unione della Povertà con l’Arte di arrangiarsi nacque l’Amore.»
Amore non è ne bello, né delicato, come pensano molti, ma al contrario, a somiglianza della madre, è duro, scalzo, vagabondo, uso a dormir nudo e sulla terra, sui pianerottoli delle case e per le strade, abituato a trascorrere le notti all’addiaccio e sempre in compagnia della miseria. Inoltre, come suo padre, è anche insidiatore dei belli e dei nobili, sempre pronto a escogitare trucchi di ogni tipo, curiosissimo di apprendere, inventare trappole, dedito a filosofare, terribile ciurmatore, stregone, sofista…»
«Come è possibile, o Socrate, che amore non sia bello?!», protesta Fedro.
«Tu stesso l’hai detto (prima), o Fedro: Amore è chi ama, non chi è amato. Solo chi è amato ha bisogno di essere bello. Chi ama, invece, ne può fare a meno, e siccome il Bello può identificarsi col Bene, chi vuole il Bello desidera anche il Bene, e potrà essere felice solo quando lo avrà trovato. Scopo dell’Amore è la procreazione del Bello.»
«Vuoi forse dire» chiese ancora Fedro «che se io desiderassi il Bello, lo potrei anche generare?»
«Certo che lo puoi, e genereresti contemporaneamente sia il Bello che il Bene!» rispose Socrate infervorandosi. «Tutti gli uomini desiderano diventare immortali. Ma come riuscirci? È semplice: partorendo il Bello e il Bene. Ognuno fa di tutto per assicurarsi l’immortalità: c’è chi la cerca attraverso la gloria, chi si illude di ottenerla accoppiandosi con una bella donna, e chi, fecondo nell’anima, lascia tracce di sé nelle opere d’ingegno. Ebbene questa è la strada giusta: cominciare dalle bellezze del corpo per poi elevarsi, un gradino alla volta, fino a raggiungere il Bene assoluto.»
Giorgio Mortini
Inviato 15 gennaio 2015 - 09:04
E' un po' che non leggo libri spirituali, non mi ricordo quali ho letto di Osho, sicuramente non gli ultimi pubblicati.hai fatto bene a mettere la pagina, purtroppo Osho non e' spesso facile da capire, a volte faceva discorsi lunghissimi e complicati.Pabletto quell'immagine è presa dal libro "Con te e senza di te", l'hai letto? Sono d'accordo che gli estratti non aiutano a capire il senso generale delle cose ma mica potevo fotografare l'intero libro
. Ho messo quella pagina proprio perché va abbastanza contro corrente e almeno a me, quando la lessi, diede modo di riflettere un bel po'
Inviato 15 gennaio 2015 - 09:20
Guarda quello che fanno due cani in calore.
Poi fermati a riflettere bene. Quello è l'amore e serve per una cosa sola: procreare.
Poi, per di stare vivi con questo scopo, si è disposti anche a diventare altruisti.
eppure i cani sono capaci di un amore e di una dedizione talmente profondi da essere pronti a sacrificarsi per il loro padrone.
Tu la vedi dal punto del sesso, evvabbè non sono particolarmente romantici, ma se si parla di Vero Amore sanno amare anche e più degli umani.
Inviato 15 gennaio 2015 - 10:04
Motivo per cui la maggior parte delle coppie sono come tubature in cui è presente una perdita, qualcuno cerca disperatamente di pompare più acqua, qualcun altro accetta il calo della pressione.
Ma ciò di cui parli è roba per pochi, pochissimi, e pure fortunati.
Gli altri fanno i conti con brevità della vita, invecchiamento, paura di restare soli, orologi biologici, goldoni rotti e tante altre questioni.
Infatti, ma nessuno riesce ad accettare questa semplice verità, e allora si pensa che sia quasi un diritto trovare l' amore. Ma non funziona così.
Inviato 15 gennaio 2015 - 11:07
ogni essere cerca Amore, ma solo un prescelto lo può rifiutare,
però non può rifiutarlo se il Brahman vuole che viva d'amore,
cosi l'amore non è un mistero ne una ricerca ne una cosa,
è l'affetto profondo verso sé stesso e il prolificare ..moltiplicandosi .. del Sé Universale,
il quale agli inizi di ogni ciclo E' SOLO SOLETTO E MEDITANDO FELICE STA',
ma poi pensa "sono solo .. voglio creare vita, sogni e miracoli", cosi nasce anche l'amore, l'affetto e l'amicizia.
non c'è nessun mistero in me, dov'è il mistero in cose semplici COME IL VOLERSI BENE E IL VOLER BENE?
chi rifiuta l'amore umano e superiore (divino) ha solo una strada : fare lo stoico sino in fondo e volarsene nell'Origine.
chi resta, bene o male, deve accettare le regole dell'amore (cosa difficile per me.. però .. è giusto cosi),
e in paricolare sia l'amore umano che degli Semi-Dei (che è simile parecchio) .. impone il rispetto della persona amata, anche nel contrasto acceso, anche in in questa realtà relativa e dualistica.. bisogna trovare compromessi intelligenti.
Chi è stoico a tutti i costi e non segue una via benevola verso l'alto rischia di cadere in basso, e non ci sono cazzi: è cosi e cosi è stato per molti.
Quindi occhio perché lo stoicismo a oltranza ha i suoi rischi, porta verso l'odio.
Cosi anche l'amore ne ha .. e se non moderato da una intelligenza e un rispetto .. scade nel peggior modo .. anche lui.
Cmq secondo me la Vera totale amicizia è l'amore più disinteressato e realistico, il resto è in balia anche di emozioni e altalene mentali .. cmq bellissimo, e senza misteri, chi ne fa è stupido e compromette lavivido sua naturale "freschezza interna"... invece che trovare alternative e rapportarsi in modo utile e vivido.
sono idee..
Inviato 16 gennaio 2015 - 08:33
Inviato 16 gennaio 2015 - 08:36
Guarda quello che fanno due cani in calore.
Poi fermati a riflettere bene. Quello è l'amore e serve per una cosa sola: procreare.
Poi, per di stare vivi con questo scopo, si è disposti anche a diventare altruisti.
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