Ciao a tutti! Sono nuova nel forum (anche se lo seguo da anni) e vorrei sottoporvi una mia riflessione per capire cosa ne pensate voi.
Secondo voi si può vivere una vita da soli? E quanto si può amare qualcuno? Mi spiego meglio.
Io ho 22 anni e sono single. Fino all'anno scorso questa mia situazione mi pesava molto, poichè non ho mai avuto spasimanti e avrei tanto desiderato fidanzarmi. All'inizio di quest'anno, però, ho finalmente capito quanto superficiali fossero le mie richieste. Non volevo un ragazzo per amarlo e stare insieme a lui, ma lo volevo semplicemente per sentirmi a posto con gli altri, soprattutto in mezzo agli amici fidanzati con cui esco. Se fino all'anno scorso durante queste uscite mi sentivo in imbarazzo e fuori posto (anche se i miei amici non mi hanno mai fatto pesare il fatto che fossi l'unica single), ora non me ne importa più. Adesso riesco finalmente a bastarmi, ho capito che non ho bisogno di nessun altro per essere felice e che l'amore per le altre persone (famiglia, amici) è un più senza il quale si deve poter vivere lo stesso.
Inoltre non ho mai capito due tipi di persone: quelle che non potrebbero vivere senza una persona o senza i propri figli. Ma che senso ha?? Ok, puoi amare una persona tantissimo ma secondo me non puoi basare la tua esistenza sulla vita di qualcun altro.
E se questa persona muore? Cosa fai, ti suicidi o diventi completamente apatico e inutile? Non ha senso!
Credo che sia molto bello e confortante sentirsi amati e amare a nostra volta, però quando si vede l'altro come il nostro unico scopo nella vita ci poniamo moltissimi limiti. Non facciamo tantissime esperienze che questo mondo ci offre, come viaggiare e vedere posti e culture nuove e questo perchè? Solo per rimanere accanto alle persone che amiamo. Ma fino a che punto è salutare tutto ciò?
Ho notato che soprattutto in Italia abbiamo questo attaccamento alla famiglia che è quasi morboso. Osservando altri paesi (USA, paesi dell'est e del nord Europa) ho notato che sono molto meno legati alla famiglia ma non perchè non la amino come noi, ma semplicemente perchè ad un certo punto capiscono che è arrivato il momento di fare nuove esperienze e di crescere interiormente confrontandosi con nuovi orizzonti.
Voi cosa ne pensate? Spero di essere stata chiara sul mio punto di vista e sono aperta al confronto anche con pareri diversi dal mio