Annamaria Franzoni è libera
io credo che non è stata lei ad uccidere il figlio
caso di mala giustizia? Può essere
Inviato 11 febbraio 2019 - 10:13
Annamaria Franzoni è libera
io credo che non è stata lei ad uccidere il figlio
caso di mala giustizia? Può essere
Inviato 11 febbraio 2019 - 02:09
Io non ho mai creduto fosse stata lei. essendo la persona più vicino c'è andata di mezzo.
Ma non sono mai tornati i conti, e poi insomma, una crolla.
Vi erano numerose prove indiziarie:
"- 1. le condizioni dei luoghi dei fatti: una casa relativamente isolata, in zona priva di vegetazione, sita in una piccola frazione ove non vi è passaggio occasionale di persone diverse dai residenti e dove verosimilmente persone estranee che si aggirino sulla località verrebbero notati;
- 2. l'assenza di alibi a favore dell' imputata, salvo per il breve tempo intercorso tra le 8,16 e le 8,24;
- 3. la singolarità delle poco credibili circostanze riferite dalla Franzoni circa la mancata chiusura a chiave della porta di ingresso della casa, determinata dall' esigenza di non svegliare Samuele (in realtà ben vigile) e contraria alla normale condotta della Franzoni stessa,le pochissime altre volte (3 o 4) in cui il bimbo era stato lasciato solo in casa;
- 4. la circostanza che l'autore del delitto indossasse i pantaloni del pigiama di Annamaria Franzoni;
- 5. la circostanza che molto probabilmente lo stesso indossasse la casacca del pigiama.
- 6. La circostanza che - sempre l'autore del fatto - indossasse gli zoccoli di Annamaria Franzoni;
- 7. il mendacio dell' imputata in ordine alle calzature da lei utilizzate appena rientrata nella propria abitazione dopo aver accompagnato il figlio Davide allo scuolabus;
- 8. i termini strettamente riduttivi, che possono apparire diretti a non allarmare, almeno sin da subito, la pubblica autorità, nei quali la donna ha riferito le condizioni in cui si trovava il bambino ('vomitava sangue dalla boccà);
- 9. la notevole e anomala freddezza dimostrata dalla Franzoni subito dopo la scoperta del figlio morente: la donna non solo non si è recata in elicottero con il bambino, che appariva ancora vivo, ma si è affrettata a darlo per morto già parlando con il marito, al quale ha poi chiesto 'ne facciamo un altro figlio? Mi aiuti a farne un altro?';
- 10. l'assenza di motivi di rancore, di particolari inimicizie nei confronti di chicchessia, al di là di piccoli screzi con alcuni vicini, peraltro del tutto normali in piccole comunità, e inidonei a essere ritenuti movente per un delitto di tal fatta, precisandosi peraltro che tutte le persone che risiedono nelle vicinanze sono in sostanza coperte da alibi».
In un capitolo della motivazione della sentenza di condanna di Annamaria Franzoni a 30 anni di reclusione per l'omicidio del figlio, il giudice di Aosta esamina anche gli alibi di altre persone «coinvolte o coinvolgibili» nel fatto, concludendo che «nulla emerge a loro carico»."
Cosa non ti torna?
Inviato 11 febbraio 2019 - 02:18
Io non ho mai creduto fosse stata lei. essendo la persona più vicino c'è andata di mezzo.
Ma non sono mai tornati i conti, e poi insomma, una crolla.
"Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore" ( Giobbe 1:21 )
Inviato 11 febbraio 2019 - 02:27
mazza, l'hai sposata in pieno la tesi colpevolistaVi erano numerose prove indiziarie:
"- 1. le condizioni dei luoghi dei fatti: una casa relativamente isolata, in zona priva di vegetazione, sita in una piccola frazione ove non vi è passaggio occasionale di persone diverse dai residenti e dove verosimilmente persone estranee che si aggirino sulla località verrebbero notati;
- 2. l'assenza di alibi a favore dell' imputata, salvo per il breve tempo intercorso tra le 8,16 e le 8,24;
- 3. la singolarità delle poco credibili circostanze riferite dalla Franzoni circa la mancata chiusura a chiave della porta di ingresso della casa, determinata dall' esigenza di non svegliare Samuele (in realtà ben vigile) e contraria alla normale condotta della Franzoni stessa,le pochissime altre volte (3 o 4) in cui il bimbo era stato lasciato solo in casa;
- 4. la circostanza che l'autore del delitto indossasse i pantaloni del pigiama di Annamaria Franzoni;
- 5. la circostanza che molto probabilmente lo stesso indossasse la casacca del pigiama.
- 6. La circostanza che - sempre l'autore del fatto - indossasse gli zoccoli di Annamaria Franzoni;
- 7. il mendacio dell' imputata in ordine alle calzature da lei utilizzate appena rientrata nella propria abitazione dopo aver accompagnato il figlio Davide allo scuolabus;
- 8. i termini strettamente riduttivi, che possono apparire diretti a non allarmare, almeno sin da subito, la pubblica autorità, nei quali la donna ha riferito le condizioni in cui si trovava il bambino ('vomitava sangue dalla boccà);
- 9. la notevole e anomala freddezza dimostrata dalla Franzoni subito dopo la scoperta del figlio morente: la donna non solo non si è recata in elicottero con il bambino, che appariva ancora vivo, ma si è affrettata a darlo per morto già parlando con il marito, al quale ha poi chiesto 'ne facciamo un altro figlio? Mi aiuti a farne un altro?';
- 10. l'assenza di motivi di rancore, di particolari inimicizie nei confronti di chicchessia, al di là di piccoli screzi con alcuni vicini, peraltro del tutto normali in piccole comunità, e inidonei a essere ritenuti movente per un delitto di tal fatta, precisandosi peraltro che tutte le persone che risiedono nelle vicinanze sono in sostanza coperte da alibi».
In un capitolo della motivazione della sentenza di condanna di Annamaria Franzoni a 30 anni di reclusione per l'omicidio del figlio, il giudice di Aosta esamina anche gli alibi di altre persone «coinvolte o coinvolgibili» nel fatto, concludendo che «nulla emerge a loro carico»."
Cosa non ti torna?
0 utenti, 0 visitatori, 0 utenti anonimi